“Per quanto riguarda la delibera dell’AgCom sui diritti televisivi in merito alla trasmissione del campionato calcistico, mi sembra si tratti ormai di argomenti vecchi, superati. Il decreto Melandri aveva stabilito due soli criteri per la ripartizione delle risorse, e cioè che la quota in parti uguali non potesse essere inferiore al 40% e che la quota del risultato sportivo non potesse essere inferiore alla quota determinata sulla base del bacino di utenza.
Se quindi i club, che sono gli unici, in un ambito assembleare, ad avere titolo per decidere delle ricchezze che producono, lo faranno per una quota meritocratica, senza che ci sia qualcuno, dall’alto, che imponga quanto, come e cosa ripartire. La Melandri, sul punto, non dice più nulla perché il periodo transitorio è finito e l’articolo 26 richiamato dall’Antitrust non è più applicabile. Il quadro normativo, dunque, va ritoccato, ma soltanto per metterlo al passo delle tecnologie di oggi. Lasciamo alla Lega e ai club quel che a loro appartiene”.
On. Lorenza Bonaccorsi (Partito Democratico)
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